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Hyeres, 27 luglio 1996


BATTIBALENO È CAPO FLOTTIGLIA DELLA PRIMA EDIZIONE DELL’OPERAZIONE DELPHIS


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Si respira grande entusiasmo e voglia di rendersi utili al mare sui pontili del porto di Hyeres.

Lo Staff dell’associazione Battibaleno con lo skipper Alberto Marco Gattoni, a bordo di “Physalie”, guida la flottiglia della prima edizione dell’operazione Delphis, una grande campagna di sensibilizzazione e di conoscenza del mare, la più grande manifestazione nautica internazionale per proteggere i cetacei del mediterraneo occidentale.


13 luglio 1997

In progress

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19 luglio 2008

CETACEI: PER DIFENDERLI
DALLA LIGURIA DOMANI PARTE DELPHIS 98

Roma, 18 lug. (Adnkronos)- Grande mobilitazione internazionale di marinai e diportisti nel Bacino ligure-corso-provenzale, in difesa dei cetacei del Mediterraneo, organizzata e promossa da Battibaleno.

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CETACEI: PER DIFENDERLI DALLA LIGURIA DOMANI PARTE DELPHIS 98
Roma, 18 lug. (Adnkronos)- Grande mobilitazione internazionale di marinai e diportisti nel Bacino ligure-corso-provenzale, in difesa dei cetacei del Mediterraneo, organizzata e promossa da Battibaleno.

Alle ore 12 di domenica, centinaia di barche e di equipaggi, provenienti da tutti i porti del bacino occuperanno simbolicamente una zona di mare prestabilita ed effettueranno osservazione, test e prelevamenti nelle acque del futuro santuario dei cetacei, al fine di fornire ai ricercatori un’utile foto istantanea della situazione ambientale del futuro santuario mediterraneo per i mammiferi marini.

Alla manifestazione aderisce la Lega Navale italiana, il WWF, l’Acquario di Genova, l’Osservatorio Pesca Ambiente, la Guardia Costiera, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Regione Liguria. 

(Sec/Pe/adnkronos)


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in progress


23, LUGLIO 200


 

29 LUGLIO 2001

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20 LUGLIO 2003

locandina Delphis 2003


Partecipanti :459 imbarcazioni . (2500 persone partecipanti in mare)

La “foto panoramica istantanea” del Santuario ha coperto visivamente una superficie di mare di circa 47.000 Kmq.

Le condizioni del mare, quasi ideali, inferiore a forza 2 sulla scala Beaufort e inferiore a 3 della scala Douglas, hanno permesso alle 459 imbarcazioni che hanno partecipato all’operazione Delphis 2003 di effettuare numerosi avvistamenti e buone osservazioni. La “foto panoramica istantanea” del Santuario ha coperto visivamente una superficie di mare di circa 47.000 Kmq. e sono stati effettuati in totale 73 avvistamenti. In riferimento alla distribuzione delle specie, è stato possibile osservare gruppi di Tursiopi, nelle acque antistanti Genova e l’isola della Maddalena, dove, non a caso, sono stati intrapresi studi specifici (come quello condotto dall’Acquario di Genova denominato “delfini metropolitani”). Delphis rilancia l’allarme dell’ICRAM sui rischi d’estinzione del Delfino comune la cui presenza, da tre anni sembra essere circoscritta fra l’area marina dell’isola d’Elba e dell’Isola Capraia. Nessun delfino comune è stato notato dagli osservatori  dell’operazione Delphis. La specie più avvistata è il Delfino Stenella, la cui distribuzione percorre uniformemente tutta l’area marina del Santuario. Sono poi stati avvistati gruppi di Grampi per il terzo anno consecutivo davanti a Genova, a circa 20 miglia dalla costa. I Globicefali sono stati avvistati per il terzo anno consecutivo al largo di Imperia e del Principato di Monaco mentre alcuni Capodogli sono stati avvistati (come accaduto nell’edizione delphis 2002) nella parte Nord Orientale del Santuario, al largo delle Cinque Terre.  Anche in quest’edizione, è mancato un avvistamento certo di esemplari di Zifio. Numericamente sono diminuiti gli avvistamenti di Balenottere Comuni. Nove avvistamenti e le foto  di Delfini Stenelle accompagnati da piccoli, fanno ben sperare per il futuro del “Santuario” e del Mediterraneo.  Un’avvistamento di un esemplare di Orca è stato ripetuto per il secondo anno consecutivo non lontano dalle coordinate in cui, nella scorsa edizione furono avvistati 2 esemplari. Sono stati segnalati numerosissimi pesci Luna e Meduse  Il comportamento più frequentemente osservato nei cetacei alla presenza delle imbarcazioni è stata l’indifferenza. Solo il 10% delle imbarcazioni partecipanti ha potuto socializzare con i mammiferi ed effettuare osservazioni per più di 10 minuti. Un’altra notizia confortante riguarda l’aspetto della superficie delle acque del Santuario, notevolmente migliorato. Scarsissime le segnalazioni di scorie di plastica come sacchetti, bottiglie, ecc.


29 luglio 2004

successo BB



Manifesto-2004

Operazione Delphis 2004

Raccolta degli avvistamenti effettuati  da 322 imbarcazioni Il 29 luglio 2004

dalle ore 12:00 alle ore 13:00 nel Santuario per i cetacei nel Mediterraneo occidentale.

SPECIE                              AVVISTAMENTI     NUMERO INDIVIDUI OSSERVATI

 delfino stenella:                21                               350 circa (osservati molti piccoli nei gruppi)

tursiopi:                                4                                 30 circa

grampi:                                  2                                 40 circa

globicefali:                            2                                 35 circa

balenottere:                          2                                  3 (osservata presenza di neonato)

delfini comuni:                    0                                  0

capodogli:                              2                                  2

Molte le osservazioni di fauna associata, 1 tartaruga, decine di pesci Luna e “velelle”.


“i risultati di Delphis mostrano due dati molto rassicuranti per il futuro del mare: il primo è legato al crescente numero degli iscritti alla manifestazione nautica internazionale, segno di una forte crescita individuale e collettiva di un comportamento eco-compatibile degli utilizzatori del mare e di un vero bisogno di partecipare in modo attivo e diretto alla tutela del mare che navigano traendone piacere; il secondo, la continua conferma di un’abbondante presenza di cetacei in quest’area marina privilegiata, il “santuario dei cetacei”.

IN PROGRESS

 


13 luglio 2006

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Genova,13 luglio 2006

Comunicato Stampa N° 1

Informazioni per la Stampa

Operazione Delphis 2006, tutte le gradazioni del Blu

Organizzata dal 1996 ogni anno in luglio dall’Associazione Battibaleno, con il patrocinio di Regione Liguria, Regione Toscana, Regione Sardegna e della Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana, in collaborazione con Lega Navale Italiana, Acquario di Genova, Galata Museo del Mare e della Navigazione, l’operazione Delphis crea fra marinai, diportisti e appassionati del mare, una nuova generazione di navigatori naturalisti che navigano nel pieno rispetto dello spirito della navigazione, delle sue regole, della vita di bordo e dell’ambiente. L’appuntamento per l’operazione Delphis 2006 è per domenica 16 luglio. Centinaia di diportisti di ogni età, a bordo di imbarcazioni d’ogni tipo e dimensione, partiranno dai diversi porti italiani e francesi e del Principato di Monaco affacciati all’area del Santuario per i Mammiferi Marini Pelagos, per disporsi, puntualmente e “in punta di piedi”, sulle coordinate prestabilite al fine di realizzare dalle ore 12.00 alle ore 13.00, osservazioni e fotografie sullo stato del mare e dei mammiferi marini presenti. Gli obiettivi di Delphis 1. Creare una vera festa del mare intorno a questa manifestazione. 2. Associare marinai e diportisti e tutti gli amanti del mare ai fini ecologici e di monitoraggio della manifestazione. 3. Lo stesso giorno, alla stessa ora, posizionare i partecipanti in zone di mare prestabilite e legate fra loro, per effettuare delle osservazioni, delle fotografie e semplici test, identificando e fotografando le diverse specie di cetacei presenti nell’area del Santuario per i mammiferi marini, al fine di ottenere una preziosa “foto panoramica istantanea” dello stato del mare, partendo da un grande numero di osservazioni simultanee. 4. Fare conoscere al grande pubblico la ricchezza di vita e la bio-diversità dei mammiferi marini presenti, divulgando i risultati della nostra ricerca per sensibilizzare chi decide sull’importanza di proteggere questa zona. Perché l’operazione Delphis Il Mediterraneo ospita una delle più forti concentrazioni di delfini e balene al mondo. Purtroppo questi animali sono spesso minacciati dal comportamento non corretto degli utilizzatori dello spazio marittimo. Il crescente numero di diportisti che prendono il mare (in Italia oggi, si registra una barca ogni settanta italiani contro una ogni cinquemila negli anni ’60), guida Battibaleno e i propri partner verso il massimo impegno possibile per promuovere e sviluppare comportamenti in mare rispettosi delle regole della navigazione e dell’ambiente, responsabili della vita animale presente nel fragile ecosistema mediterraneo. “Difendere il mare è uno dei principali fini istituzionali della Lega Navale Italiana in accordo con Capitaneria di Porto e associazioni Ambientaliste” – dichiara l’Ammiraglio Federico Biroli, Delegato Regionale della Lega Navale Italiana – “Per questo sin dal 1996, la LNI partecipa attivamente e direttamente in mare all’operazione Delphis organizzata dagli amici di Battibaleno per la conoscenza e la conservazione dei cetacei. “Tutti i soci della Lega Navale si attengono a un codice di comportamento che impone a ciascuno di rispettare e far rispettare l’ambiente marino e, dove possibile di usare il vento e le vele quali forze motrici delle imbarcazioni”. E’ necessario ricordare, – aggiunge Arnaldo Bonello Presidente della Lega Navale di Genova – che l’ambiente marino può essere salvato solo se alle imprese collettive di grande visibilità, si aggiungerà l’impegno responsabile dei singoli.” Per Delphis 2006, Battibaleno sarà punto di riferimento organizzativo anche per i diportisti che partiranno dalle coste francesi, essendo venuto a mancare il contributo organizzativo del partner transalpino Rimmo. “La decisione di Rimmo di non partecipare quest’anno all’organizzazione non ha in nessun modo messo in dubbio lo svolgimento di Delphis e del programma di osservazioni visive previsto”, – dichiarano da Battibaleno – “Sin dala prima edizione del 1996, il carattere internazionale di Delphis che va di pari passo con quello del Santuario Pelagos, è un’elemento fondamentale della manifestazione che è ormai diventata l’appuntamento più atteso ogni anno da tutti i navigatori naturalisti”. “Il Santuario Pelagos, è l’unica area marina internazionale in Europa inserita nelle liste ASPIM (area specialmente protetta di interesse mediterraneo)” – ricorda il Prof. Giulio Relini Presidente della Società Italiana di Biologia Marina e docente di Ecologia Animale del DIP.TE.RIS. dell’Università di Genova, membro (insieme alla dott.ssa Ilaria Fasce del dipartimento ambiente settore ecosistema costiero della Regione Liguria) del Comitato di Pilotaggio del Santuario Pelagos. “L’operazione Delphis che coinvolge i diportisti è una buona iniziativa di sensiblizzazione per ricordare l’esistenza di quest’area protetta che attualmente si trova ad un punto fermo, in attesa dell’insediamento del segretario francese nella sede genovese”. L’edizione 2006 dell’operazione Delphis festeggia la recente decisione del Comitato di pilotaggio di Pelagos, il gruppo di regia cui fanno riferimento i governi dei tre Paesi (Italia, Francia e Principato di Monaco) che hanno firmato la convenzione per il Santuario, di istituire proprio a Genova, a Palazzo Ducale, il Segretariato esecutivo che sovrintenderà alla gestione dell’area protetta internazionale. Segretario escutivo sarà il francese Philippe Robert che non potendo essere presente alla conferenza ha inviato un comunicato. “Ognuno dei tre Paesi promotori del Santuario ha molto lavorato, nel campo della ricerca, della sensibilizzazione e della gestione, con la proposta di misure concrete. Molti esempi mostrano una forte volontà di azione in favore della conoscenza e della protezione dei cetacei, come l’operazione Delphis, condotta in Francia e in Italia con il contributo dei diportisti dei tre paesi firmatari. Si tratta di un segno rilevante dello sforzo volontario di tutti gli amanti del mare e dei diportisti in particolare, che sono fra i primi a essere sensibili e pronti a proteggere questo vasto ecosistema marino”… Il Santuario Pelagos è un luogo privilegiato, molto ricco di plancton, che in estate ospita una delle più forti concentrazioni di balene e delfini al mondo che trovano specialmente in estate, le condizioni ideali per vivere, riprodursi e svezzare i loro piccoli: una risorsa naturale unica, che presto passerà anche sotto la protezione dell’Unesco. Ma proprio le particolare bellezza dell’area rischia di diventare motivo di minaccia se non viene trattata con attenzione. Battibaleno sottolinea che la mancanza di cultura marinara sta facendo crescere il numero di barche a motore (alcune consumano anche 15.000 litri di gasolio in dieci ore e sono in grado di viaggiare a velocità superiori ai 40 nodi ciorca 80 km/h.) che tracciano rumorosamente l’area del santuario e si avvicinano ai cetacei senza le dovute precauzioni, trasferendo in mare atteggiamenti che si è più abituati a vedere e sopportare sulle grandi arterie stradali. “Il Progetto PELAGOS, Santuario Internazionale per i Cetacei, rappresenta un’occasione da non perdere per far vivere questi animali in un ambiente adatto alla loro esistenza”, – afferma il Prof. Antonio Di Natale, responsabile scientifico dell’Acquario di Genova e coordinatore già nel 1978 di uno dei primi studi che hanno poi portato alla realizzazione del Santuario: “Questi animali hanno imparato a convivere con la presenza dell’uomo fonte spesso di grande disturbo, infatti nell’area del Santuario vi è la più alta concentrazione di porti e di marina per barche turistiche al mondo, oltre che alcuni fra i grandi porti del Mediterraneo, Genova, Nizza e Marsiglia, molto trafficati da navi mercantili, petroliere e grandi navi da crociera”. L’operazione Delphis, nata inizialmente per sollecitare la creazione del Santuario, mostra ora ai diportisti le ricchezze di vita del nostro mare e li guida verso un comportamento più rispettoso dell’ambiente e dell’andar per mare, arte antica che, nonostante le moderne tecnologie messe a disposizione per la navigazione, non è cambiata affatto. L’associazione Battibaleno ringrazia tutti i partecipanti in mare all’operazione Delphis,. Le Aziende sostenitrici: ABB Process & Solution, Monte dei Paschi di Siena, Evinrude E-TEC TTM Tecnologie Trasporti Mare, Gruppo Amga Il Galata Museo del Mare e della Navigazione di Genova, che conserva gli oggetti della storia e della cultura marinara Associazione Battibaleno – Via degli Orefici, 8 – 16123 Genova – Fax: +39 010 2541608 Tel: +39 347 4344148 – delphis@battibaleno.it – www.battibaleno.it ALLEGATO: Comunicazione di Philippe.Robert (Segretariato Esecutivo del Santuario Pelagos) L’accordo per il per la protezione dei mammiferi marini in Mediterraneo è stato firmato dall’Italia, Monaco e la Francia in dicembre 1999, è poi entrato in vigore dopo la ratifica dalle tre parti nel febbraio 2002. Ognuno dei tre Paesi promotori del Santuario ha molto lavorato, nel campo della ricerca, della sensibilizzazione e della gestione, con la proposta di misure concrete.


ASSOCIAZIONE BATTIBALENO

Informazioni per la Stampa comunicato n°2 Genova,15 luglio 2006

Operazione Delphis 2006, tutte le gradazioni del Blu

Si respira aria di soddisfazione nella sede di Battibaleno che organizza, con il patrocinio della Lega Navale Italiana e la partecipazione attiva dei suoi soci, l’operazione Delphis 2006: 240 gli equipaggi iscritti fino ad ora, mentre giungono ancora iscrizioni via fax o via e.mail. Barche da crociera, motorsailer, imbarcazioni da regata che, per una volta, morderanno il freno infatti è chiaro che l’obiettivo di Delphis non è vincere, ma partecipare. Ci sono i fedelissimi, come l’equipaggio dell’imbarcazione Delphia, comandata da Giulio Candela della lega Navale di Milano che salperà con figli e i nipoti da Sestri Ponente, perché Delphis è anche l’occasione per condividere in famiglia o fra amici l’impegno per la tutela del mare. Provenienti dai porti della Liguria, della Toscana, della Sardegna, simultaneamente e senza far rumore, gli equipaggi scrutano il mare alla ricerca di soffi, pinne, “splash che rivelino la presenza di un delfino, o per i più fortunati, di una balena. L’operazione Delphis, nata inizialmente per sollecitare la creazione del Santuario Pelagos, mostra oggi ai diportisti le ricchezze di vita del nostro mare e li guida verso un comportamento più rispettoso dell’ambiente e dell’andar per mare, arte antica che, nonostante le moderne tecnologie messe a disposizione per la navigazione, non è cambiata affatto. “Gli equipaggi di Delphis hanno ricevuto una speciale formazione per svolgere la loro missione in mare”, ricorda Alberto Marco Gattoni, Presidente dell’associazione Battibaleno – “ iniziando dalle due regole d’oro”:- non arrecare disturbo agli animali, – armarsi di pazienza per riuscire a riconoscere i segni dell’avvistamento. Come avvistare i cetacei: (educare lo sguardo) L’avvistamento dei cetacei in mare è un po’ questione di fortuna, molto di esperienza ed appassionatamente di perseveranza. Balene e delfini trascorrono la loro vita sott’acqua. La presenza dei cetacei in superficie è dovuta al loro bisogno di respirare. Il mare può sembrare deserto ma i cetacei, nonostante le apparenze, non sono mai molto lontani ed il miglior modo per vederli è di perseverare in un atteggiamento da veri avvistatori. I segni che tradiscono la presenza dei cetacei sono principalmente: soffi, porzioni di schiena, pinne, teste, “splashs”. La presenza costante di almeno un osservatore attento a bordo dell’imbarcazione è necessaria e ci vorrà un po’ di tempo per abituare gli occhi a percepire la minima irregolarità sulla superficie dell’acqua. Gli osservatori non guarderanno in una sola direzione, ma dovranno “pennellare” con lo sguardo la superficie del mare per coprire la totalità del settore che desiderano sorvegliare. Bisogna osservare tanto in prossimità quanto a distanza dalla barca. Ricordate che la luce influisce moltissimo sull’aspetto di ciò che vediamo e che anche le condizioni del cielo modificano la nostra percezione dell’immagine e del colore del cetaceo avvistato. Inoltre, la velocità del vento (che determina l’altezza delle onde) e le condizioni meteorologiche sono tutti elementi che influiscono sull’avvistamento. Come comportarsi: (silenzio prego) Un cetaceo è costretto a salire in superficie per respirare e non può sempre allontanarsi abbastanza velocemente dalle barche a motore veloce. Tra i cetacei che incontrerete in mare certi sono più vulnerabili degli altri: i neonati ed i giovani sono penalizzati dalla lentezza dei loro spostamenti e dalla minore resistenza e non possono effettuare lunghe apnee. Alla vista di un gruppo di cetacei non sarete immediatamente informati del numero di animali presenti e di quanto esteso sia il gruppo a cui appartiene il primo cetaceo avvistato: alcuni possono trovarsi sotto la superficie del mare oppure possono essere molto distanti fra loro ma, nonostante ciò, appartenere allo stesso gruppo sociale. La presenza della vostra barca in mezzo al gruppo potrebbe essere di forte disturbo per gli animali. Dal vostro comportamento in mare dipende la possibilità di attirare cetacei nei pressi della vostra imbarcazione. Con un comportamento lineare e corretto si ottiene la fiducia e la compagnia dei cetacei, anche per molte ore, durante la nostra navigazione. Ricordate sempre che, nel luogo in cui i delfini stabiliscono, se lo desiderano, un contatto con le imbarcazioni di passaggio e sono quasi sempre in grado di allontanarsi velocemente dall’oggetto della loro curiosità, è possibile urtare e ferire gravemente con le eliche la Balenottera comune (24/26 meri di lunghezza e 50 70 tonnellate di peso), mammifero di natura timida, indolente, non aggressiva, grande nuotatrice con qualche ‘difficoltà di manovra. Si consiglia una veglia attenta durante la navigazione.


Informazioni per la stampa

OPERAZIONE DELPHIS 2006 – Tutte le gradazioni del blu

Le Stenelle fanno gli onori di casa

Le condizioni del mare non favorevoli agli avvistamenti di cetacei hanno caratterizzato lo svolgimento dell’operazione Delphis 2006 la giornata di osservazione dei cetacei da parte dei diportisti. I risultati pervenuti fino ad ora dai partecipanti alla manifestazione nautica internazionale svoltasi ieri nel Santuario Pelagos confermano la presenza dominante della Stenelle striate, un delfino di circa 2 metri che in Francia è chiamato Dauphin bleu e blanc. Questa specie di animale agilissimo ha salutato l’operazione Delphis avvicinandosi in gruppi alle imbarcazioni distribuite nell’area protetta. Nessun avvistamento segnalato di Balenottere Comuni (Balaenoptera physalus), la specie autoctona di mammifero marino, eletta a regina del Santuario Pelagos. Molto entusiasmo, curiosità e voglia di partecipare alla tutela del mare nei racconti appassionati degli equipaggi di Delphis, confermano la crescita della coscienza individuale e collettiva di molti navigatori verso la sfida della tutela del mare. Il prossimo appuntamento con l’operazione Delphis è al Salone nautico di Genova per la presentazione dei risultati finali.


15 ottobre 2006

Comunicato stampa n* 4

Operazione Delphis 2006 Tutte le gradazioni del Blu. 

Il lusso più grande è navigare in un mare pulito

Presentati oggi al Salone Nautico Internazionale di Genova i risultati dell’operazione Delphis 2006. Dopo i saluti dell’ Ing. Lorenzo Policardo, Segretario Generale di UCINA – Unione Nazionale Cantieri e Industri Nautiche e Affini – l’ associazione che organizza ogni anno il grande evento che richiama a Genova migliaia di appassionati del mare e della navigazione, Alberto Marco Gattoni – Presidente dell’associazione Battibaleno – ha presentato i risultati dell’operazione Delphis svoltasi lo scorso 16 luglio nell’ area protetta internazionale istituita dai governi di Italia, Francia e Principato di Monaco. All’operazione Delphis 2006 hanno partecipato 342 imbarcazioni (74 dai porti della Toscana, 191 dalla Liguria, 14 dalla Sardegna, 29 dalla Costa Azzurra e dal Var, 9 dalla Corsica.). Quest’anno si sono uniti alla flottiglia Delphis anche 9 imbarcazioni dal Lazio, 7 dalla Campania, 2 dalla Sicilia, 6 dalla Calabria, 2 dalla Puglia, segno del desiderio di molti diportisti di partecipgrampoare all’azione di monitoraggio dell’operazione Delphis, oltre i confini del Santuario “Pelagos”. Il Risultato del monitoraggio conferma la presenza di quasi tutte le specie di cetacei che abitano il santuario. 360 Stenelle, la specie più diffusa nel santuario, 5 Tursiopi, specie che vive prevalentemente sotto costa, certamente disturbata dalla presenza massiccia di imbarcazioni che specialmente d’estate ; 25 Grampi; 30 Globicefali; 15 Delfini comuni, specie a rischio d’estinzione, sono stati osservati insieme ad gruppi delfino stenella; 2 Capodogli. Centinaia di diportisti di ogni età a bordo di imbarcazioni di ogni tipo e dimensione – hanno realizzato una nuova foto panoramica istantanea dei cetacei presenti nel Santuario Pelagos utile alla comunità scientifica “, ma il vero successo”, -dichiara Alberto Marco Gattoni- “è riuscire a conciliare amore per la nautica e rispetto per l’ambiente marino, valorizzando quello che è il vero lusso di cui può godere chi va per mare: la bellezza e la ricchezza di vita del mare stesso”. Alla Presentazione sono intervenuti Philippe Robert, segretario esecutivo del Santuario per i cetacei Pelagos, che avrà la sede a Genova nella prestigiosa sede di Palazzo Ducale. Forte di una maturata esperienza di gestione di aree protette, spiega quello che sarà il suo compito: “tutti gli sforzi delle associazioni, delle Istituzioni e degli scienziati non devono essere dispersi ma, nell’interesse del santuario pelagos, devono essere coordinati e armonizzati”. Il prof Giulio Relini dell’Univeristà di Genova rappresentante per l’Italia nel comitato di pilotaggio Pelagos – il gruppo di regia dell’area protetta internazionale – , e il prof. Antonio di Natale responsabile scientifico dell’acquario di Genova riconoscono nella burocrazia e nei diversi interessi economici legati al mare e alle coste dei paesi interessati, le cause principali dei rallentamenti nell’effettiva creazione del Santuario Pelagos. L’Ammiraglio Biroli Presidente Regionale della Lega Navale Italiana, ente partner di Battibaleno sin dal 1996, pone l’attenzione sull’educazione ambientale, “solo un azione educativa che parta dalle scuole può cambiare in meglio la mentalità e l’atteggiamento verso il mare, ed è per questo che sin dall’inizio siamo al fianco di Battibaleno nella sua tradizionale iniziativa. Perché l’operazione Delphis Il Mediterraneo ospita una delle più forti concentrazioni di delfini e balene al mondo. Purtroppo questi animali sono spesso minacciati dal comportamento non corretto degli utilizzatori dello spazio marittimo. Il crescente numero di diportisti che prendono il mare (in Italia oggi, si registra una barca ogni settanta italiani contro un’ogni cinquemila negli anni ’60), guida Battibaleno e i propri partner verso il massimo impegno possibile per promuovere e sviluppare comportamenti in mare rispettosi delle regole della navigazione e dell’ambiente, responsabili della vita animale presente nel fragile ecosistema mediterraneo. Il Santuario Pelagos, un’area protetta internazionale. Il Santuario Pelagos per i mammiferi marini del Mediterraneo è un’area marina protetta che si estende per circa 90.000 km2 nel Mediterraneo nord occidentale fra Italia, Francia e Sardegna Le diverse specie di cetacei che vengono regolarmente avvistate nel Santuario trovano nelle sue acque le condizioni ideali sia all’approvvigionamento per vivere e riprodursi. Nel Santuario vivono le balenottere comuni Balaenoptera physalus, i capodogli Physeter macrocephalus, gli zifii Ziphius cavirostris, i globicefali Globicephala melas, i grampi Grampus griseus, i tursiopi Tursiops truncatus, le stenelle striate Stenella coeruleoalba e i delfini comuni Delphinus delphis. Fra tutte le stenelle striate sono la specie più abbondante nel Santuario e rappresentano oltre l’ 80% di tutti gli avvistamenti effettuati nel corso degli anni dai partecipanti a Delphis. Pelagos vuole proteggere non solo i cetacei, ma tutto il delicato equilibrio dell’ecosistema mediterraneo in cui è inserito e dove vivono 580 specie di pesci, 48 di squali, 36 di razze e 5 di tartarughe marine. Le specie vegetali sono 1.289, i molluschi 1.700, le spugne 600, la metà delle quali esclusive di questo bacino. Questo ambiente prezioso e unico sopporta il peso di un’intensa presenza umana: 22 stati si affacciano su questo mare, con 584 città marittime, 750 porti turistici e 286 commerciali, 13 impianti per la produzione di gas, 55 raffinerie, 180 centrali termoelettriche, 112 aeroporti e 238 impianti per la dissalazione delle acque. I demografi stimano che la popolazione di questi stati aumenterà di 20 milioni di unità entro il 2025, mentre ai 175 milioni di turisti che ogni anni frequentano il Mediterraneo nei mesi estivi se ne aggiungeranno altri 137 milioni. Già oggi, su 46.000 chilometri di coste, 20.000 (ossia il 40%) sono stati cementificati, una percentuale che supererà il 50% nel 2025. Gran parte delle aree costiere che si affacciano sul Santuario sono densamente popolate e disseminate di cittadine, con porti di rilevante importanza commerciale e militare e con numerose aree industriali e agricole. Sulle acque del Santuario si affacciano importanti mete turistiche, che portano ad un ulteriore aumento della pressione antropica nei mesi estivi. Nella comunicazione pubblicitaria dei cantieri nautici, che ha un ruolo fondamentale nella trasmissione della percezione del lusso, l’oggetto del desiderio (la barca) e tutti i suoi attributi di sogno, prestigio, status symbol e qualità connessi all’oggetto, sono inquadrati sempre nel contesto di un mare meraviglioso. …, e non è per la mancanza d’idee originali da parte del Marketing che non vedremo mai pubblicizzata una barca da sogno solcare una chiazza di petrolio o piuttosto alla fonda in un baia nella quale galleggiano sacchetti di plastica o variopinte sfumature riflesse dal gasolio. Un mare pulito è la ragione stessa dell’esistenza del settore nautico. Per questo, la forte espansione negli ultimi anni del settore nautico non deve prescindere dalla tutela dell’ambiente nel quale si inserisce arrecando troppo spesso danno o disturbo alle specie protette che lo popola, ma deve impegnarsi al massimo per sviluppare e diffondere le conoscenze sulla ricchezza di vita presente e promuovere comportamenti responsabili e partecipi alla grande sfida della tutela del mare. Molto entusiasmo, curiosità e voglia di partecipare alla tutela del mare nei racconti appassionati degli equipaggi di Delphis, conferma la crescita della coscienza individuale e collettiva di molti navigatori verso la sfida della tutela del mare e c’incoraggia a proseguire nella nostra missione. Appuntamento a DELPHIS 2007.


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Comunicato stampa 30 luglio 2007, Genova

DOMENICA 29 LUGLIO SI E’SVOLTA L’OPERAZIONE DELPHIS 2007

Prevista per il 22 luglio scorso, la manifestazione nautica era stata annullata per le condizioni meteo, sfavorevoli all’avvistamento, e rimandata dagli organizzatori dell’Associazione Battibaleno alla domenica successiva.

Con il patrocinio di Regione LiguriaRegione ToscanaRegione Sardegna, della Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana, in collaborazione con Capitaneria di Porto Guardia CostieraCorpo Forestale dello StatoGuardia di Finanza, Lega Navale Italiana, Segretariato PelagosRIMMODelfini Metropolitani – Acquario di Genova, con il contributo di ABB Process & SolutionItalmarineEvinrude E-TecMarina di Varazze, si è svolta domenica 29 luglio l’undicesima edizione dell’Operazione Delphis, il censimento annuale dei cetacei nel Mediterraneo che dedica particolare attenzione al Santuario internazionale per i mammiferi marini “Pelagos”, l’area marina protetta creata ufficialmente dai governi di Italia, Francia e Principato di Monaco.

I forti venti di Maestrale che hanno interessato la Sardegna, la Corsica e la zona d’alto mare del bacino ligure-corso-provenzale non hanno permesso di raccogliere informazioni sulla presenza dei cetacei in quell’area. Per regolamento infatti con mare superiore a froza 3 della scala Beaufort e di vento superiore a forza 3 della scala Douglas, le osservazioni dei cetacei vengono annullate. Sarebbe infatti impossibile notare i cetacei in mare per via dell’altezza delle onde e dei frangenti.  Peccato, perché è proprio in quel luogo del bacino corso ligure provenzale, dove la profondità del mare raggiunge oltre 2800 metri, che si concentrano, specialmente d’estate, le balenottere comuni e altre specie di cetacei.

Escluse quindi dall’operazione Delphis le imbarcazioni partenti dai porti della Sardegna e della Corsica, sono circa 230 le imbarcazioni che hanno complessivamente partecipato quast’anno alla manifestazione nautica internazionale Operazione Delphis 2007. Per la parte italiana dell’operazione Delphis, 80 imbarcazioni hanno svolto il programma d’osservazioni visive nel santuario Pelagos e altre 33 imbarcazioni hanno monitorato le acque antistanti i porti del Lazio, della Campania, della Sicilia e dalla Calabria, confermando con le loro osservazioni e le fotografie, la presenza in mare di cetacei.

La foto istantanea scattata dai partecipanti a Delphis 2007 domenica 29 luglio dalle ore 12:00 alle ore 13:00 mostra la presenza di tre gruppi di grampi, 8 individui in totale: un gruppo a 20 miglia al largo di Genova nel Santuario Pelagos, e due gruppi di grampo osservati e fotografati 10 miglia nautiche al largo di Fiumicino; un gruppo di Tursiopi al largo di Viareggio e un tursiope che ha attraversato lentamente lo specchio acqueo dell’ingresso al porto di Genova. Un vero temerario se consideriamo quanto sia intenso il traffico di navi e imbarcazioni in quel luogo.  Un capodoglio è stato osservato al largo di Sanremo. Ma è probabile la presenza di altri individui. L’equipaggio che ha effettuato l’avvistamento, nel rispetto del codice di buona condotta in presenza di mammiferi marini consegnato ai partecipanti di Delphis, non ha fermato l’imbarcazione per osservare meglio ma ha proseguito lungo la propria rotta prestabilita a velocità costante. Osservati 4 gruppi di delfino stenella con oltre 100 individui contati complessivamente; altre stenelle al largo di Savona, ma in piccoli gruppi di 3 individui.
Dichiara Alberto Marco Gattoni, Presidente dell’Associazione Battibaleno che dal 1996 organizza ogni anno l’operazione Delphis: “Siamo soddisfatti per aver raggiunto anche quest’anno l’obiettivo di realizzare il censimento simultaneamente nelle acque italiane e in quelle francesi del Santuario Pelagos, l’area marina protetta d’alto mare ufficialmente istituita dai governi di Italia, Francia e Principato di Monaco”.
“L’operazione Delphis è una festa del mare e tutti gli equipaggi partecipanti hanno trascorso in mare una magnifica giornata a contatto con la natura nella più grande area marina protetta del Mediterraneo, ma con questo non vogliamo dimenticare quali sono le grandi sfide che tutti insieme dobbiamo affrontare per proteggere il nostro mare e i suoi abitanti.” “Ringraziamo particolarmente i soci della Lega Navale Italiana, che hanno reso possibile con la loro partecipazione in mare la realizzazione della manifestazione, e la Capitaneria di Porto Guardia Costiera, che ha contribuito alla sicurezza dei partecipanti in mare.

Il prossimo appuntamento con L’Operazione Delphis è al 47° Salone Nautico di Genova, per la presentazione dei dati definitivi dell’edizione 2007 e per un confronto pubblico fra diportisti, esperti e scienziati allo scopo di stimolare la crescita delle iniziative concrete per la salvaguardia del mar Mediterraneo.

BATTIBALENO ente no profit per la tutela del mediterraneo
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Comunicato stampa 22 luglio 2007, Genova

OPERAZIONE DELPHIS 2007 

Domenica 22 luglio

A CAUSA DELLE CONDIZIONI DEL MARE NON FAVOREVOLI PER L’OSSERVAZIONE DEI CETACEI , IN PARTICOLARE NELL’AREA DEL SANTUARIO PER I MAMMIFERI MARINI PELAGOS, L’OPERAZIONE DELPHIS 2007 E’ POSTICIPATA A DOMENICA PROSSIMA 29 LUGLIO.

Per maggiori informazioni:
010 2541608
347 4344148

Ecco perchè le condizioni del mare non erano idonee per osservare i cetacei in natura.


 

Comunicato stampa 21 luglio 2007, Genova

UNA DOMENICA CON BALENE E DELFINI

UNA NUOVA GENERAZIONE DI NAVIGATORI NATURALISTI

AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE PER REALIZZARE

ALLE ORE 12:00  UNA GRANDE FOTO PANORAMICA ISTANTANEA DELLA SUPERFICIE DEL MEDITERRANEO CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL’AREA DEL “SANTUARIO PER I MAMMIFERI MARINI” PELAGOS.

Tutto è pronto per l’edizione 2007 dell’Operazione Delphis e si respira aria di soddisfazione nell’associazione Battibaleno che anche quest’anno ha organizzato l’operazione Delphis, una grande festa per il mare,  dal 1996  l’appuntamento da non mancare per tutti gli appassionati del mare e della navigazione.

I partecipanti sono formati al riconoscimento dei mammiferi marini e gli organizzatori dell’associazione Battibaleno hanno definito la destinazione di ognuno delle centinaia di equipaggi che parteciperanno a questo 11° censimento simultaneo del Mediterraneo con  particolare attenzione alle acque del Santuario per i mammiferi marini Pelagos.

All’operazione Delphis parteciperanno anche i biologi di Delfini Metropolitani, progetto dell’Acquario di Genova dedicato allo studio del tursiope, uno dei cetacei che si incontrano nelle acque del Santuario. Oltre 300 le schede d’iscrizione a Delphis finora arrivate non solo dalle Regioni che circondano il Santuario (Liguria, Toscana, Costa Azzurra, Corsica, Sardegna), ma da tutta Italia (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Lazio). La barca dell’organizzazione Battibaleno partirà dal porto antico di Genova.

Decano dell’Operazione Delphis sarà Carmelo Marafioti, classe 1927, socio della Lega Navale Italiana di Arenzano. Nel timore di non essere ammesso, nelle passate edizioni di Delphis non ha mai indicato la sua età reale, ma la cifra 35, corrispondente alla lunghezza in piedi della sua barca, la Victoria, un tempo appartenuta a Cino Ricci, mitico skipper di Azzurra.

Non sono invece iscritti, ma si spera in una loro nutrita partecipazione, i “padroni di casa”: la balenottera comune, sempre più rara in alto mare e avvistata invece, un po’ smarrita, vicino alle coste; il capodoglio, sempre più presente; il grampo e la stenella striata, senza dubbio le due specie più avvistate negli ultimi anni. Si spera di incontrare anche il delfino comune, che comune è ormai solo per il nome che gli ha dato Linneo nel 1758, e che anzi è una presenza molto rara, con singoli individui aggregati in gruppi di stenelle. E non è escluso l’avvistamento di due specie inconsuete nei nostri mari, ma presenti nel Mediterraneo: l’orca marina e il misterioso zifio.

Con il patrocinio di Regione Liguria, Regione Toscana, Regione Sardegna, della Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana, in collaborazione con Capitaneria di Porto Guardia Costiera, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Lega Navale Italiana, Segretariato Pelagos, RIMMO, Progetto Delfini Metropolitani -Acquario di Genova,con il contributo di ABB Process & Solution, Italmarine, Evinrude ETec, Marina di Varazze, l’operazione Delphis 2007 si svolge nell’Anno del delfino,  voluto dal Programma ambientale delle Nazioni Unite per divulgare il messaggio sull’urgenza di proteggere le specie marine.

La missione in mare degli equipaggi di Delphis

Ad ogni imbarcazione è attribuito un quadrato di mare avente 2 miglia nautiche di lato. L’imbarcazione partecipante deve prevedere la partenza dal porto al fine di trovarsi sulle coordinate stabilite all’ora X di Delphis (ore 12.00). momento in cui l’imbarcazione navigherà lungo una rotta in linea retta toccando i quattro punti (A;B;C;D) del quadrato assegnato, osservando tanto all’interno quanto all’esterno del quadrato tracciato. L’equipaggio fotograferà ogni forma di vita osservata in mare, compilerà la scheda degli avvistamenti e svolgerà il programma d’osservazione e delle misure.

L’obiettivo è di realizzare, simultaneamente e giustamente distribuiti nella area marina del Santuario Pelagos, una foto panoramica istantanea della superficie del mare per valutare il numero d’individui delle diverse specie dei cetacei presenti.

Dal 1996, il numero crescente di partecipanti all’operazione Delphis, ha creato fra marinai, diportisti e appassionati del mare, una nuova generazione di navigatori naturalisti che partecipano in prima persona gli interessi del Mediterraneo. Grazie agli equipaggi dell’operazione Delphis, veri ambasciatori del Mediterraneo, con l’andare degli anni potremo disporre di un’informazione sempre più completa sullo stato del mare, ottenuta in condizioni meteorologiche diverse, le cui immagini, in  relazione, si corroborano. L’operazione Delphis s’inquadra nella continuità delle spedizioni in mare organizzate da Battibaleno per la sorveglianza dei cetacei del Mediterraneo

I primi risultati del censimento saranno disponibili già nel pomeriggio di domenica 22 luglio

Associazione Battibaleno

Telefono: (+39) 347-4344148
(+39) 010-2541608
Via deli orefici 8 Genova – delphis@battibaleno.it
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Comunicato stampa 19 luglio 2007, Genova

DOMENICA 22 LUGLIO I DIPORTISTI DELL’OPERAZIONE DELPHIS PRENDERANNO IL MARE PER EFFETTUARE UNA NUOVA FOTOGRAFIA DELLA SUPERFICIE DEL MEDITERRANEO CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL’AREA DEL “SANTUARIO PER I MAMMIFERI MARINI” PELAGOS.

Tutto è pronto per l’edizione 2007 dell’Operazione Delphis. I partecipanti sono formati al riconoscimento dei mammiferi marini e gli organizzatori dell’associazione Battibaleno hanno definito la destinazione di ognuno delle centinaia di equipaggi che parteciperanno a questo 11° censimento simultaneo del Mediterraneo con  particolare attenzione alle acque del Santuario per i mammiferi marini Pelagos.

Per i molti iscritti che parteciperanno in mare il prossimo 22 luglio all’operazione Delphis sarà una giornata di contatto con la natura nella più grande area protetta del Mediterraneo. Quest’anno sarà un’occasione speciale, perché finalmente, da pochi mesi, l’ente Pelagos che ha la responsabilità di promuovere il Santuario ha finalmente una sede, al Palazzo Ducale di Genova, dove lavoreranno il segretario Philippe Robert e i suoi collaboratori.

Con il patrocinio di Regione Liguria, Regione Toscana, Regione Sardegna, della Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana, in collaborazione con Capitaneria di Porto Guardia Costiera, Corpo Forestale dello Stato, Lega Navale Italiana, Segretariato Pelagos, RIMMO, Acquario di Genova, con il contributo di ABB Process & Solution, Italmarine, Evinrude ETec, Marina di Varazze, l’operazione Delphis 2007 si svolge nell’Anno del delfino,  voluto dal Programma ambientale delle Nazioni Unite per divulgare il messaggio sull’urgenza di proteggere le specie marine.

L’associazione Battibaleno organizza l’Operazione Delphis per aiutare il Santuario a crescere. Pelagos è un’esperienza unica al mondo, perché si tratta della prima area marina protetta che è per metà della sua estensione in acque internazionali. La responsabilità della sua conservazione è affidata quindi non solo ai singoli Stati che l’hanno istituito (Italia, Francia e Principato di Monaco), ma all’intera comunità internazionale e a ogni soggetto che lo attraversa, dalla più piccola barca da diporto alle grandi navi portacontainer.

Finora quest’area ha subito grandi problemi, come gare di offshore, anche se proibite, il passaggio di navi mercantili inquinanti e forme di pesca devastanti per l’ambiente quali le spadare. Il Santuario deve inoltre assorbire il forte sviluppo del diportismo che si è verificato in questi ultimi anni. Si tratta di un fenomeno positivo per la nostra economia, perché i cantieri lavorano, vengono costruiti nuovi porti e molte più persone si avvicinano al mare. Ma proprio per questo diventa importante un’iniziativa come l’Operazione Delphis che, oltre a offrire un immediato contributo scientifico per la conoscenza dei cetacei dei nostri mari, è soprattutto uno strumento per rendere più responsabili i diportisti e sollecitare “chi decide” per la tutela del mare.

L’obiettivo di Delphis è infatti prima di tutto il coinvolgimento dei diportisti nella difesa dell’ambiente, come dimostra la tradizionale partecipazione all’Operazione di un serio e importante ente ambientalista come la Lega Navale Italiana.

Insomma, se l’Operazione Delphis 2007 è pronta, il lavoro da fare resta tanto. Se il fatturato delle attività legate al mare cresce, occorre mantenere alta la guardia nella difesa dei valori che fanno dell’ambiente marino una risorsa insostituibile. Il Santuario dei cetacei Pelagos è un grande esperimento internazionale, un banco di prova affidato alla responsabilità di ognuno. Delphis vuole contribuire alla riuscita di questo esperimento, “perché, – dichiara Alberto Marco Gattoni presidente dell’associazione Battibaleno- non si avveri il timore di avere un Santuario dei cetacei senza cetacei”.

Ufficio stampa NEC
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Perche’ l’operazione delphis può essere annulata

 L’osservazione dei mammiferi marini in natura è molto difficile con mare superiore a forza 3 della scala Beaufort e con vento superiore a forza 3 della scala Douglas, per via dell’altezza delle onde e dei frangenti.

Estratto dal Regolamento della manifestazione nautica operazione Delphis 2007.

12) La sospensione della manifestazione Operazione Delphis interverrà in caso di mare superiore a forza 3, o all’annuncio di un preavviso superiore a forza 4 sulla scala Beaufort.


delphis2008-yz


locandina delphis 2008


Comunicato stampa 10 ottore 2008, Genova – 48° Salone Nautico Internazionale di Genova – Teatro del Mare

OPERAZIONE DELPHIS 2008 
I RISULTATI

Per promuovere una maggiore coscienza da parte di chi vive il mare e valutare il numero minimo e le specie di cetacei presenti, lo scorso 27 luglio si è svolta la dodicesima edizione dell’operazione Delphis. Dopo dodici anni di edizioni e di esperienza accumulata, l’operazione Delphis 2008 ha insegnato questo: dei cetacei, che ogni giorno vengono avvistati al largo delle nostre coste, sappiamo ancora molto poco.
I risultati ottenuti durante l’edizione dello scorso 27 luglio dalla flotta internazionale di avvistatori, forniscono anche quest’anno un dato rassicurante, confermando la presenza di tutte le specie di cetacei comuni nel Mediterraneo. Il maggior numero di osservazioni sono avvenute nella parte centrale e meridionale del Santuario.
Per cercare di comprendere meglio ciò che accade nel Santuario per i mammiferi marini, un’area all’interno del quale si trovano le mete più ambite dai diportisti di tutto il mondo, l’Associazione Battibaleno ha ritenuto utile accompagnare la presentazione alla stampa e al pubblico dei risultati, con un incontro di esperti sulla vita dei cetacei e sulle cause della variazione della loro distribuzione nei nostri mari. Alla tavola rotonda, che tenterà di fare il punto su argomenti poco noti e ancora al vaglio degli studiosi, hanno partecipato il Prof. Giulio Relini, biologo marino, Professore di Ecologia Marina all’Università di Genova, membro del Comitato Nazionale di Pilotaggio del Santuario dei Cetacei “Pelagos”, il Dott. Guido Gnone, biologo marino, responsabile del progetto Delfini Metropolitani e coordinatore scientifico dell’Acquario di Genova.

Avvistamenti2008

Gli equipaggi hanno effettuato l’osservazione simultanea della superficie del mare dalle ore 12:00 alle ore 13.00, annotando: il numero stimato e la specie di cetacei incontrati, la presenza di piccoli, il comportamento, la reazione dei cetacei all’ imbarcazione, la durata dell’osservazione effettuata, la presenza di altra fauna e di inquinamento visibile.
237 le imbarcazioni partecipanti, 16 le imbarcazioni che hanno effettuato osservazioni di cetacei,
7 le specie di cetacei osservate, 115 individui osservati in totale. 3.792 Mn2 coperte visivamente dagli equipaggi di Delphis.
Il numero maggiore di avvistamenti sono avvenute nella parte centrale e meridionale del Santuario.
Numerose le osservazioni di uccelli, tartarughe e molte meduse, ma anche un aumento dell’inquinamento visibile: sacchetti e bottiglie di plastica (che sono stati raccolti dai partecipanti).

Salone Nautico di Genova – Teatro del Mare Da sinsistra: Prof. A. Gibelli Università di Genova, Guido Gnone, Acquario di Genova, Alberto Gattoni – Battibaleno – Prof. Relini, Università d Genova, Comitato Pilotaggio Pelagos

“Guardando questi dati mi colpisce la bassa percentuale di imbarcazioni che hanno incontrato cetacei: 16 su 237 è poco in un mare come quello del Santuario”– commenta Giulio Relini – “ e il raffronto fra il numero di balenottere e quello dei capodogli avvistati. Normalmente si osservano più balenottere e sembra che il rapporto si sia invertito. Sarebbe interessante fare un confronto con gli avvistamenti degli anni precedenti per annotare le variazioni.”
“Non è semplice definire quale sia il “trend”, non abbiamo dati sufficienti. Si tratta di studi complessi, gli animali si spostano entro confini molto ampi ed è necessario continuare gli sforzi per avere più dati certi” dichiara Guido Gnone.

“La crescita del diportismo, sia come numero di appassionati sia per dimensioni delle barche, come si può notare al Salone Nautico, rende necessario una sempre maggiore presa di coscienza, da parte di chi va per mare, dell’ambiente in cui naviga. D’altra parte, è proprio la bellezza dell’ambiente marino, la possibilità di incontri con i cetacei e altri abitanti delle profondità, che da’ valore anche all’acquisto di una barca” dichiara Alberto Marco Gattoni.
L’aumento del traffico marittimo di grandi navi da diporto dal punto di vista ambientale disturba in modo più evidente rispetto a tante piccole barche? – chiede Alberto Marco Gattoni. “Non è facile rispondere”, dichiara Relini, “ma forse una grande barca è meglio di tante piccole. Certo stupisce che certe navi possano entrare nelle aree marine protette”. “Per la Poseidonia anche l’ancora di una nave è invasiva” e per un delfino una barca in movimento è una lama tagliente, più va forte, più rappresenta un pericolo per i delfini che la devono evitare, anticipando gli spostamenti. Forse, bisognerà far rispettare i limiti di velocità anche in mare.” – afferma Guido Gnone – ”Infatti nel Santuario sono proibite le gare off shore, “ -ricorda Relini- . “La vendita di off shore (fuori tutto), imbarcazioni plananti che raggiungono velocità superiori ai 40 nodi, rappresenta una buona fetta di mercato della nautica da diporto” – precisa il Presidente di Battibaleno.

Da quando è partita l’esperienza Delphis, molte cose sono cambiate: è stato istituito il Santuario Internazionale dei mammiferi marini, tutte le specie di cetacei presenti nei mari italiani sono tutelati sulla base di diverse convenzioni e accordi internazionali, tutti ratificati dall’Italia, ad oggi circa 35 organizzazioni sono impegnate nell’opera di monitoraggio del mare e le più serie e importanti associazioni di marinai e diportisti, partecipano attivamente alla grande sfida della tutela de mare, e non va dimenticato, hanno contribuito non poco alla creazione del Santuario.

Quello che oggi manca è un protocollo unico, che permetta di valorizzare l’esperienza unica del Santuario internazionale per i mammiferi marini, la prima area marina protetta che per metà della sua estensione è in acque internazionali e che potrebbe diventare un modello anche nella prospettiva dell’ “Unione per il Mediterraneo”, fondata lo scorso 13 luglio a Parigi, dove quarantaquattro capi di Stato si sono impegnati a far progredire la cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo. Battibaleno auspica che la trasformazione del Mediterraneo in un’area di cooperazione internazionale possa dare maggior impulso alla tutela del mare e dei cetacei nel loro ambiente naturale. La responsabilità della conservazione del mare oltre le 12 miglia e del Santuario Internazionale per i mammiferi marini, non può essere affidata solo agli Stati che lo hanno ufficialmente creato (Italia, Francia e Principato di Monaco), ma all’intera comunità internazionale, e ad ogni utilizzatore del mare, sia che navighi a bordo di una piccola barca o di una grande nave.

Relini rammenta che “Esiste già la convenzione di Barcellona e non c’è che metterla in atto”  “Il Santuario è riconosciuto come area specialmente protetta di interesse mediterraneo (ASPIM) c’è bisogno di metter in pratica le norme di attuazione. “

“Le idee, anche quelle giuste, non bastano a migliorare le condizioni dell’ambiente, se esse rimangono solo un gioco politico e demagogico” – sottolinea Alberto Marco Gattoni, Presidente dell’associazione Battibaleno -” Servono azioni autentiche, dirette, che possano testimoniare ed ispirare comportamenti migliori verso la natura.”

gibelli_gattoni_gnone_relinNel suo piccolo, l’operazione Delphis prosegue la sua opera: con regolarità, perché non ha mai mancato un appuntamento in questi dodici anni; con sempre maggiori adesioni, grazie quest’anno alla partecipazioni di numerosi esponenti del mondo scientifico, che ne riconoscono il valore di monitoraggio del numero minimo di cetacei presenti nel Santuario; con la consapevolezza di essere un’esperienza unica in Europa nel settore della nautica e l’unica l’iniziativa internazionale e concreta che coinvolge simultaneamente ogni anno dal 1997 Francia, Italia e Principato di Monaco; con il piacere di aver stabilito collaborazioni virtuose e durature con partner e istituzioni per il mare; con l’impegno che si rinnova e che viene condiviso con entusiasmo da nuovi partner; con l’onore di aver ricevuto il patrocinio del Ministero per l’Ambiente, e delle Regioni affacciate al Santuario che premiano il nostro lavoro e ci incoraggiano a continuare nella nostra missione per il rispetto dell’ambiente, che deve essere una regola costante per poter condividere le risorse comuni.

Tutto questo, occorre ricordarlo, viene fatto a costo zero per la comunità, grazie all’opera dell’Associazione Battibaleno e di tanti volontari.

All’incontro è’ intervenuto inoltre il prof. Antonio Gibelli, partecipante in mare all’operazione Delphis.”Grazie a Delphis ho imparato molte cose sui cetacei e sul loro ambiente. Vado per mare da pochi anni e partecipando per la prima volta all’operazione Delphis ho sentito che la mia piccola barca con il suo piccolo equipaggio poteva essere utile all’ambiente e importante per tutti. Ho imparato che i “delfini” non sono tutti  delfini, ma sono molto diversi fra loro. Partecipare a Delphis è stata una esperienza positiva che ha arricchito il mio modo di navigare”.

L’Operazione Delphis non si è esaurita con la giornata di monitoraggio del Santuario ma prosegue con i corsi per osservatori di cetacei organizzati da Battibaleno presso la Marina Genova Aeroporto, pensando già all’operazione Delphis 2009, ma anche ai giovani e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.


Comunicato stampa 28 Luglio 2008, Genova

OPERAZIONE DELPHIS 2008
“Guardare il mare con gli occhi del naturalista”

Si è conclusa positivamente la 12a edizione dell’operazione Delphis, manifestazione nautica internazionale per il censimento simultaneo dei cetacei nel Santuario a loro dedicato nel bacino corso ligure provenzale.

Inizialmente prevista per il giorno 20 luglio e rimandata a causa di una situazione meteo non favorevole nel bacino corso ligure provenzale, si è conclusa positivamente domenica 27, la dodicesima edizione dell’operazione Delphis,organizzata dall’associazione Battibaleno con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Regione Liguria, della Regione Toscana e della Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana, in collaborazione fra gli altri con Lega Navale Italiana, Association Rimmo, Fondazione Acquario di Genova, Marina Genova Aeroporto, il progetto Delfini Metropolitani, C. N. Mandraccio, U.C.I.N.A.

Le buone condizioni del mare hanno favorito la missione in mare dei partecipanti che hanno formato una “rete” di monitoraggio del numero minimo di presenze di mammiferi marini nell’area protetta. I primi risultati raccolti sono positivi e confermano la presenza di tutte le specie di cetacei comuni in Mediterraneo.

La Stenella è la specie di delfino maggiormente osservata in mare.

Rispetto alle scorse edizioni sembra diminuito il numero complessivo degli animali osservati. “Forse si trovavano altrove” dichiara Alberto Marco Gattoni presidente dell’associazione Battibaleno, “e non ci sono le prove scientifiche che leghino l’eventuale diminuzione delle osservazioni dei cetacei ai cambiamenti climatici o all’inquinamento del mare, ma non dovremmo credere che ciò che è nocivo per l’uomo, come, per esempio, il rumore eccessivo, non debba esserlo per i cetacei nel loro ambiente che è prevalentemente acustico.”

Oltre ai cetacei, nell’area del Santuario sono stati ripetutamente osservati pesci tonno saltare fuori dall’acqua, meduse e pesci luna.

I risultati delle osservazioni effettuate durante l’operazione Delphis 2008 verranno presentati e commentati da esperti e studosi della biologia marina durante una conferenza stampa che si terrà a Genova nel mese di ottobre, al 48° Salone Nautico Internazionale.

Gli equipaggi dell’operazione Delphis hanno navigato nel rispetto delle regole della navigazione e dell’ambiente, comportandosi da veri osservatori del mare, sapendo come comportarsi in presenza di cetacei”, sottolineano dall’Associazione Battibaleno “Il mare è sempre di più percepito come una grande risorsa anche in termini di biodiversitàma sono ancora tanti quelli che lo considerano solo un grande spazio libero dove tutto è permesso”.

Fra i partecipanti in mare segnaliamo il Comandante Giorgio Baracchini della Lega Navale  Italiana, Sez.di Arenzano, che ha partecipato a tutte le dodici edizioni dell’operazione Delphis.

Per continuare a formare  i diportisti e tutti gli appassionati a “guardare il mare con gli occhi del naturalista”, i corsi per osservatori di cetacei proseguiranno al Marina Genova Aeroporto, polo nautico di eccellenza e di centro di promozione di attività di formazione e sensibilizzazione ad una maggior consapevolezza e rispetto dell’ambiente marino.

Al successo dell’ operazione Delphis 2008 hanno contribuito: ABB, Italmarine,Evinrude E-Tec, Marina Genova Aeroporto, Ivg.it


invito-saloneSImedia


 



DEPLIANT DELPHIS TRADOTTO

I RISULTATI DEL MONITORAGGIO

10 ottobre.2009

Il Salone Nautico Internazionale di Genova ha ospitato oggi nel Teatro del Mare la presentazione dei risultati dell’operazione Delphis 2009 la grande fotografia istantanea delle balenottere e dei delfini del Mediterraneo.

Giunta alla tredicesima edizione, per la prima volta l’operazione Delphis si è estesa anche oltre i confini del Santuario Pelagos, per sostenere la creazione di un’unica grande “rete” di aree marine protette, che tuteli tutti i mammiferi marini del Mar Mediterraneo.

Lo stesso giorno alla stessa ora, distribuiti su coordinate di mare prestabilite, una pacifica flotta di navigatori naturalisti armati di macchina fotografica e di GPS, ha realizzato un’osservazione simultanea della superficie del Mare Mediterraneo, per ottenere una maxi fotografia istantanea utile e valutare la distribuzione e il numero minimo di cetacei, valorizzare la presenza di balene e delfini al largo delle nostre coste, promuovere le qualità ancora intatte del Mediterraneo per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza della loro conservazione.

Oltre la grande partecipazione di equipaggi lungo tutte le coste italiane e francesi l’operazione Delphis 2009 ha coinvolto equipaggi che hanno permesso di osservare la presenza di cetacei anche al largo dell’isola di Malta, del Marocco, Spagna, Croazia, Tunisia. “E’stata una prima edizione prototipo attraverso la quale iniziare progressivamente a coinvolgere nel progetto Delphis tutti i porti e i marina del Mediterraneo”, dichiarano gli organizzatori.

Gli equipaggi hanno effettuato l’osservazione simultanea della superficie del mare dalle ore 12:00 alle ore 13.00, annotando: il numero stimato e la specie di cetacei incontrati, la presenza di piccoli, il comportamento, la reazione dei cetacei all’ imbarcazione, la durata dell’osservazione effettuata, la presenza di altra fauna e di inquinamento visibile.

“I risultati della maxi foto della superficie del Mar Mediterraneo confermano la presenza di tutte le specie comuni di cetacei”

NUMERI

  • 420 le imbarcazioni che complesiivamente hanno partecipato a questa prima edizione dell’operazione Delphis
  • Oltre 2.300 i membri degli equipaggi delle imbarcazioni partecipanti all’opeazione Delphis.
  • 7 le specie di cetacei osservate.
  • 48 le imbarcazioni che hanno effettuato osservazioni di cetacei
  • 360 circa individui osservati in totale.
  • (8 le osservazioni di neonati nei gruppo di capodogli, stenelle, grampi, globicefali)
  • Il comportamento prevalente dei cetacei nei confronti dell’imbarcazione è stata l’indiffrenza o l’allontanamento, ad eccezzione del delfino della specie “stenella” che si è avvicinata alle imbarcazioni nel 40 % dei casi.
  • 39 le imbarcazioni i cui equipaggi hanno raccolto bottiglie e sacchetti di plastica.
  • Numerose le osservazioni di uccelli, tartarughe meduse, pesci luna, anche di grandissime dimensioni.

I risultati della maxi foto della superficie del Mar Mediterraneo sono stati commentati dal biologo marino Prof. Antonio Di Natale, esperto di conservazione e gestione delle risorse acquatiche e tutela dell’ambiente. Autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche sulla gestione delle risorse e su specie marine, il Prof. Di Natale ha maturato grande esperienza internazionale in decine di paesi. Attualmente è vice-Presidente del Comitato scientifico della Pesca della Comunità Europea, Direttore dell’Istituto di Ricerca Aquastudio, Segretario generale della Fondazione Acquario di Genova Onlus, membro del comitato scientifico della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell’Atlantico (CICTA) e componente di numerosi comitati scientifici di Enti internazionali e nazionali.

“I cetacei sono grandi nuotatori. Un delfino può spostarsi alla velocità di 35 nodi e qualsiasi area che possiamo immaginare per loro potrebbe risultare piccola. I grandi cetacei, balenottere e capodogli, possono viaggiare da un oceano all’altro e non sono informati sull’esistenza di un’area marina protetta a loro dedicata, ma cercano la catena alimentare di base, e in diverse aree del Mediterraneo trovano cibo e le condizioni ideali per le loro attività.

Le informazioni che abbiamo su questi animali sono casuali e per questo l’operazione Delphis su ampia scala può essere molto utile. L’operazione Delphis è formidabile perché avere un numero elevato di barche e di osservatori che guardano il mare con un occhio speciale per i cetacei nello stesso momento, su una superficie cosi ampia, è utile per la comunità scientifica che non potrebbe mai coprire la stessa superficie con le barche da ricerca.

Non dimentichiamo che gli scritti classici da Aristotele, a Plinio, le stesse favole di Esopo, raccontavano una serie di informazioni sui cetacei ancora valide per i ricercatori di oggi. Sono le informazioni che può fornire un diportista, purchè abbia l’occhio abituato a guardare la superficie del mare e le descriva nel modo corretto, senza metterci del suo.

L’allargamento a tutto il Mediterraneo dell’Operazione Delphis ha fornito un dato ancora più interessante”.


La partecipazione delle imbarcazioni dei Soci della Lega Navale ha permesso di monitorare tutte le coste della nostre penisola.

La Lega Navale italiana è partner di Battibaleno sin dalla prima edizione di Delphis e siamo felici di fornire le nostre competenze nautiche e marinaresche all’azione ecologica – dichiara l’ Ammiraglio Biroli, presidente regione Liguria della Lega Navale Italiana.


L’operazione Delphis è organizzata in Italia dall’associazione Battibaleno con il patrocinio del Parlamento Europeo, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero degli Affari Esteri, della Camera dei Deputati, della Regione Toscana, della Regione Liguria, della Regione Siciliana, della Regione Campania, della Regione Veneto, della Città di Venezia e della Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana, in collaborazione con Association R.i.m.m.o., Lega Navale Italiana, Marina Genova Aeroporto, il progetto Delfini Metropolitani/Acquario di Genova, Accademia del Leviatano, I.S.P.R.A., F.I.S.P.M.E.D. onlus


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INFORMAZIONI PER LA STAMPA

Il vento dei diritti dell’ambiente soffia sui mari del Mediterraneo.

A ricordarcelo torna l’Operazione Delphis. La quindicesima edizione dell’iniziativa, organizzata per l’Italia dall’associazione Battibaleno, prenderà il via domenica 17 luglio, in collaborazione con Lega Navale Italiana, Associazione Rimmo, il progetto Delfini Metropolitani dell’Acquario di Genova, grazie al generoso contributo di ABB, Marina Genova Aeroporto, Ferfrigor, Farcomm Agency, Igv, Sironi Batterie, CSN Centro Servizi Nautici.

Un grande numero di imbarcazioni, in partenza dal porto di Genova e da altri scali lungo le coste del Mar Mediterraneo, si posizionerà su coordinate prestabilite al fine di realizzare simultaneamente, dalle ore 12.00 alle ore 13.00, le osservazioni e le fotografie della superficie del mare e dei cetacei presenti, compilando la scheda degli avvistamenti e delle osservazioni.

L’edizione dello scorso anno ha visto la partecipazione attiva di molti navigatori provenienti, oltre che dall’Italia, da porti di Malta, Marocco, Algeria, Tunisia, Francia, Spagna, Croazia e Principato di Monaco.

OBIETTIVI DELPHIS 2011

– Creare una festa del mare, lo stesso giorno, ogni anno, al largo delle coste della nostra penisola.

– Migliorare le conoscenze sulla distribuzione, il numero e le specie dei mammiferi marini presenti in Mediterraneo (e particolarmente nell’area del Santuario Internazionale per i mammiferi marini sito nel Mediterraneo occidentale) realizzando una nuova grande foto panoramica istantanea della superficie del mare per ottenere una valutazione oggettiva del numero minimo di mammiferi marini presenti.

– Sostenere la creazione di un’unica grande rete di aree marine protette che tuteli tutti i mammiferi marini in tutto il Mediterraneo.

– Creare una nuova generazione di navigatori naturalisti, preparati all’incontro con i cetacei, rispettosi dell’ambiente e delle regole della navigazione.

– Promuovere le qualità ancora intatte del Mediterraneo e valorizzare la presenza di cetacei al largo delle coste presso i media e il grande pubblico dei cittadini europei e dell’area mediterranea, mettendo in evidenza il numero e le specie dei cetacei presenti, per meglio proteggerli nel loro ambiente naturale.

Battibaleno distribuirà gratuitamente ai partecipanti il nuovo manuale per identificare i cetacei (disponibile anche on line) che permetterà loro di svolgere con precisione e consapevolezza la loro missione in mare. Sarà comunque richiesta anche una documentazione fotografica degli avvistamenti, con premiazione dei partecipanti che avranno inviato le immagini migliori.


INVITO

Sabato 8 ottobre – ore 14.30, presso il Teatro del Mare del 51 Salone Nautico Internazionale di Genova

Presentazione dei risultati dell’operazione Delphis 2011

In Mediterraneo, le balenottere e i delfini trovano le condizioni ideali per vivere e riprodursi: la salvaguardia di queste meraviglose creature dipende molto dai nostri comportamenti e dalle nostre conoscenze.

L’operazione DELPHIS è la piu grande mobilitazione internazionale di marinai e diportisti per sensibilizzare, conoscere e proteggere le balene e i delfini del mar Mediterraneo. L’operazione Delphis inizia nell’estate del 1996 e da allora continua a riunire ogni anno grandi numeri di diportisti appassionati che partecipano in prima persona alla tutela del mare e della biodiversit‡.

Per il terzo anno la manifestazione si è estesa oltre i confini del “Santuario Internazionale per i cetacei”, grazie alla partecipazione attiva dei diportisti di Malta, Marocco, Algeria, Tunisia, Spagna, Croazia e Principato di Monaco. L’obiettivo comune è quello di promuovere le qualità degli ecosistemi ancora intatti del mare Mediterraneo, mettendo in evidenza il numero di balene e delfini presenti, e favorire, questa è la nostra speranza, il processo di trasformazione del bacino mediterraneo in uno spazio universalmente riconosciuto di pace, cooperazione e di rispetto del mare.

All’incontro organizzato dallíassociazione Battibaleno parteciperanno esponenti del mondo scientifico e istituzionale per rispondere alle vostre domande e cercare di fare il punto sullo stato dei cetacei e sulle azioni in atto per la loro protezione. “Il Santuario internazionale per i cetacei, detto anche progetto Pelagos, nato dallíaccordo fra i governi díItalia, Francia e Principato di Monaco per proteggere il mare e i suoi abitanti oltre le acque territoriali, Ë stato sostenuto con entusiasmo e passione da molti cittadini, marinai e diportisti, che constatano direttamente in mare la forte concentrazione di cetacei e contribuiscono puntualmente alla raccolta di informazioni sulla presenza di di questi animal”. “Purtroppo questíarea Ë ancora senza regole, senza effettiva protezione dei suoi abitanti e sembra essere svanito líentusiasmo iniziale che ha portato alla sua creazione. Il Santuario Pelagos, potrebbe rappresentare una vera opportunità di conoscenza e, se ben gestito, un primo esempio da seguire per la creazione di uníunica grande rete di aree marine protette che tuteli tutti i mammiferi marini del Mar Mediterraneo. Dichiara Alberto Marco Gattoni, presidente dellíassociazione Battibaleno:

Durante l’incontro verrà presentato in anteprima il nuovo “Manuale per l’osservazione e lëidentificazione dei cetacei”, con le regole di comportamento per non disturbare gli animali nel loro ambiente naturale. Il manuale Ë uno strumento indispensabile per i partecipanti all’operazione Delphis, ma anche per tutti i navigatori naturalisti che, sempre pi˘ numerosi, si appassionano alla difficile arte del “whale watching”.

Concluderà l’incontro il cortometraggio “Rifrazioni”, (durata 6 minuti), realizzato con la collaborazione dal regista greco “Sieva Diamantakos” e le musiche del gruppo genovese “Port Royale”. Realizzato in parte nella città di Atene, “Rifrazioni” ci aiuta a riflettere, attraverso il linguaggio dell’arte, sul difficile rapporto fra gli uomini e i cetacei e sull’importanza di un vero “patto con l’ambiente”.

L’operazione Delphis è organizzata in Italia con la collaborazione con la Lega Navale Italiana, Associazione Rimmo, il progetto Delfini Metropolitani e grazie al generoso sostegno di ABB, Marina Genova Aeroporto, Ferfrigor, Farcomm, Igv, Sironi Batterie, CSN Centro Servizi Nautici


Comunicato stampa

51 ° Salone Nautico Internazionale
Genova 8 ottobre 2011

OPERAZIONE DELPHIS
“Ambasciatori del Mediterraneo”

Presentato al Teatro del Mare del 51° Salone Nautico Internazionale il resoconto dell’operazione Delphis 2011.

“In Mediterraneo, le balenottere e i delfini trovano le condizioni ideali per vivere e riprodursi: la salvaguardia di queste meraviglose creature dipende molto dai nostri comportamenti in mare e dalle nostre conoscenze “ ricorda Alberto Marco Gattoni presidente dell’associazione Battibaleno. L’operazione DELPHIS è la più grande mobilitazione internazionale di marinai e diportisti per sensibilizzare, conoscere e proteggere le balene e i delfini del mar Mediterraneo. “L’operazione Delphis inizia nell’estate del 1996 e da allora continua a riunire ogni anno grandi numeri di diportisti appassionati che partecipano in prima persona alla tutela del mare e della biodiversità”

Dal 2009 L’operazione Delphis si è estesa oltre i mari italiani grazie alla partecipazione attiva dei diportisti di Francia, Malta, Marocco, Algeria, Tunisia, Spagna, Croazia e Principato di Monaco. L’obiettivo comune è promuovere le qualità degli ecosistemi ancora intatti del mare Mediterraneo, mettendo in evidenza il numero di balene e delfini presenti e favorire, questa è la nostra speranza, il processo di trasformazione del bacino mediterraneo in uno spazio universalmente riconosciuto di pace, cooperazione e di rispetto del mare.

Battibaleno ha presentato in anteprima il nuovo “Manuale per l’osservazione e l‘identificazione dei cetacei”, con le regole di comportamento per non disturbare gli animali nel loro ambiente naturale. “Il manuale è uno strumento indispensabile per i partecipanti all’operazione Delphis, ma anche per tutti i navigatori naturalisti che, sempre più numerosi, si avvicinano alla difficile arte del “whale watching”,


Comunicato stampa e resoconto dell’ incontro al Salone Nautico

Affollatissima la presentazione di Battibaleno al Salone nautico. dove è stato presentato il nuovo manuale per osservato ridi cetacei e un progetto di sensibilizzazione e ricerca Legato alla formazione Delphis

Dopo i ringraziamenti di Fiera di Genova e di UCINA Alberto Marco GATTONI presidente dell’associazione Battibaleno ha presentato il resoconto dell’operazione Delphis 2011 e in anteprima il nuovo manuale della formazione Delphis, “uno strumento indispensabile per tutti i diportisti partecipanti ad Delphi ma anche per tutti quelli che navigando il mare costatano la presenza di cetacei e riconoscono questo come il momento più bello di ogni crociera”.

Il manuale è dedicato a tutti diportisti che desiderano osservare e identificare i cetacei nel Mediterraneo, sapendo come comportarsi per non disturbare gli animali.

Ricordiamo che le balenottere e i delfini sono protetti dalla legge italiana e da accordi e convenzioni internazionali (poi chiederemo ai nostri ospito fino a che punto e in che modo. Il manuale, che è distribuito gratuitamente e scaricabile on line dal nostro sito web, permetterà ai partecipanti di identificare… ”

Questo manuale si integra con le finalità dell’operazione delphis che è quella di migliorare le conoscenze sui cetacei e dunque ci aiuterà a riconoscere la specie osservata e comporre con sempre maggior precisione la foto panoramica istantanea della superficie del mediterraneo che è l’obiettivo di Delphis. Riconoscere i segni della presenza dei cetacei, apprendere il metodo per identificarli, scoprire come comportarsi in loro presenza, apprezzare per proteggere queste creature e il loro mare.

Come noto, la missione in mare dell’operazione Dephis consiste nel posizionare in mare ogni anno un grande numero di diportisti, dopo averli preventivamente formati, i quali si dispongono con le loro imbarcazioni, su punti mare prestabiliti per effettuare simultaneamente dalle pre 12:00 alle ore 13:00 delle osservazioni della superficie marina. L’insieme di queste osservazioni consente di ottenere una valutazione abbastanza oggettiva della presenza dei cetacei e stabilire il numero minimo degli animali presenti.

Quest’anno, per la prima volta dopo quindici edizioni svolte con successo, la data dell’operazione Delphis 2011 è stata prima posticipata di una settimana e poi, definitivamente annullata e rimandata all’anno successivo, per via delle condizioni meteo proibitive persistenti in tutti i mari d’Italia.


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“ Mancato il contributo che i diportisti offrono ogni anno alla conoscenza sulla presenza dei cetacei, rimane l’obiettivo sempre molto importante della sensibilizzazione, che è stato ampiamente raggiunto anche quest’anno, perché il 17 luglio c’erano oltre 500 diportisti pronti a prendere il mare per partecipare a Delphis.”

All’incontro organizzato dall’associazione Battibaleno al Teatro del Mare del 51°Salone Nautico, hanno partecipato i rappresentanti della Capitaneria di Porto Guardia Costiera, il prof. Giulio Relini e la prof.ssa Lidia Orsi dell’Università di Genova e il prof. Antonio di Natale, per cercare di fare il punto sullo stato dei cetacei e sulle azioni in atto per la loro reale protezione.

Un applauso dalla platea ha accolto il rappresentante della Guarda Costiera, un piccolo ringraziamento per il compito svolto sul fronte “immigrazione”, oltre quello della sicurezza in mare della sorveglianza ambientale.

Alberto Masrco Gattoni:

“L’operazione Delphis, che, con la prima edizione prototipo dello scorso anno, estende progressivamente la propria azione lungo a tutte le coste del Mediterraneo, si pone gli obiettivi di migliorare le conoscenze sulle balene e sui delfini del Mediterraneo, far convergere líattenzione dei cittadini, dei media e delle istituzioni, verso líobiettivo comune del disinquinamento del mare, favorire la salvaguardia della biodiversità, promuovere le qualit0 degli ecosistemi ancora intatti del bacino Mediterraneo, sostenere la creazione di uníunica grande rete di aree marine protette che tuteli tutti i mammiferi marini del Mar Mediterraneo – Mar Nero ;

Attraverso l’operazione Delphis, Battibaleno e i propri partner, intendono dare slancio, in modo positivo ed originale, al processo di trasformazione del bacino mediterraneo in uno spazio universalmente riconosciuto di cooperazione e di rispetto del mare; Purtroppo, nonostante le raccomandazioni del mondo scientifico, nonostante i ricchi finanziamenti pubblici destinati ai svariati progetti (basti dire che con fondi europei e con grande ottimismoî è stato persino finanziato un corso per guide in whale watching della durata di 400 ore di formazione a terra e 200 di stage destinato a 15 ragazze laureate e disoccupate), il Santuario Internazionale per i cetacei è ancora senza regole, senza effettiva protezione dei suoi abitanti, e sembra svanito l’entusiasmo che ha portato alla sua istituzione. Il “santuario” rischia díessere dimenticato? Eppure il progetto dell’area protetta internazionale per i mammiferi marini è condiviso e amato da tutti e molti cittadini.

A vario titolo molti di noi hanno contribuito con entusiasmo alla sua creazione, perchè il santuario offre una grande opportunità scientifica, culturale e politica che ci viene offerta da un mare privilegiato, scelto da balene e delfini per vivere e riprodursi. Il santuario internazionale per i cetacei è anche un esempio che tutti i paesi potrebbero seguire per proteggere le qualità ancora intatte del Mare Mediterraneo e la fauna che lo popola.

Il Santuario è anche l’occasione per rivedere i nostri comportamenti abituali, per eliminare o minimizzare le minacce che incombono sui Cetacei e sul loro habitat. Il santuario ci offre anche l’occasione per attivare un piano generale dei controlli ambientali, nel Santuario, ma anche in tutto il Mediterraneo, con l’uso di tecnologie innovative e satellitari per realizzare un sistema di controllo del traffico delle petroliere e di altre navi che trasportano carichi pericolosi. Il santuario ci offre líoccasione di intervenire verso chi saccheggia il mare, utilizzando attrezzi di pesca illegali, per definire un limite massimo di velocità per la navigazione e per contenere le emissioni di inquinamento acustico.”

“Il “Santuario”… a che punto è ?  Lo chiediamo ai nostri ospiti, anche per informare tutti i diportisti e gli appassionati che in tutti questi anni abbiamo coinvolto e contagiato con il nostro entusiasmo e che hanno partecipato e lavorato con impegno e in prima persona alla creazione del santuario, per il quale sono anche stati stanziati molti fondi pubblici a sostegno la ricerca e la sua creazione “.

PROF. ANTONIO DI NATALE: “ il santuario per fortuna continua a esistere per i fatti suoi, indipendentemente dagli uomini. Dal punto di vista pratico i cetacei contundano a essere presenti nell’area esattamente come lo sono stati per tanti secoli. Dal punto di vista giuridico la situazione è piuttosto ingarbugliata, perché il santuario, cosi come è stato creato, contiua ad esserci e ha dei problemi gestionali.. Gli stati, secondo me, hanno molto poco valutato le problematiche giuridiche internazionali quando è stato fatto il santuario, come venne fatto rilevare al nostro Ministero degli Esteri . C’è stato un momento di slancio iniziale, molto forte, con la creazione di tutti gli organi interni del santuario e poi, alla fine, è stato anche creato anche un segretariato, qua a Genova. Poi non si sa se per un calo di tensione o un “calo di fondi, si e’ avuto sicuramente un abbassamento dell’attenzione dei diversi Stati. Il segretariato praticamente non funziona molto bene, però, dal punto di vista istituzionale, il santuario continua ad esistere, anche come area A.S.P.I.M. (Area Specialmente Protetta di interesse Mediterraneo) dalla convenzione di Barcellona, che credo sia il riferimento internazionale più importante del santuario. Dopo di che, per i’Italia esiste il riconoscimento ufficiale nell’ambito delle norme a nazionali che è quello che governa la gestione di quest’area per le nostre acque, o per le nostre barche quando le nostre barche vanno nelle acque internazionali del Santuario. Per fortuna i cetacei sono poco al corrente di tutti questi problemi che noi creiamo e continuano ad essere qua regolarmente.

A.M.GATTONI:”il santuario esiste certamente nei nostri cuori ed è stato facile abbracciare un progetto che, per la prima volta, proponeva di estendere la tutela del mare e dei cetacei in acque internazionali, oltre le acque territoriali, in accordo fra diversi stati, è  d’altronde, un progetto carico di poesia e di grande speranza per il futuro del mare. Ma, in concreto, dato che proprio in questi giorni il Giappone ha annunciato la ripresa della caccia alle balene, nonostante il giudizio negativo dell’opinione pubblica mondiale e della stessa popoliazione giapponese, una nave baleniera può venire a cacciare nelle acqiue internazionali del santuario?”

A. DI NATALE: No! Perché nel mediterraneo i cetacei sono assolutamente protetti e tutti i corpi di polizia dei vari stai possono intervenire su navi che praticano attività illegali. Il santuario è una dichiarazione, un accordo fra tre stati. Non c’e’ nessuna norma internazionale specificatamente volta alle aree internazionali. del santuario. Esiste soltanto nell’accordo di Barcellona il riconoscimento di Area Specialmente Protetta. Mancano i contenuti applicativi specifici di quest’accordo, mancano delle norme specifiche internazionali, ma questo è abbastanza complicato come si era già detto all’inizio della creazione del santuario.Mentre per le navi che battono bandiera italiana ci sono delle norme particolari nel santuario, per le navi che battono bandiera diversa da quella dei tre stati contraenti, non ci sono norme particolar, in acque internazionali. Le norme particolari esistono per la protezione dei cetacei comunque. Esistono nel santuario e fuori dal santuario. i cetacei sono specie protetta, assolutamente protetta, sono specie che rientrano nella convenzione di Washington, quindi hanno una protezione internazionale che è al massimo livello. Quindi, da questo punto di vista, il santuario doveva dare qualcosa in più, degli elementi di gestione dell’area. mentre alcuni sono stati recepiti, soprattutto dalla stato italiano, altri hanno avuto delle difficoltà, perché non sono state create quelle norme a livello internazionale che potessero consentire l’applicazione di certe misure ulteriori di protezione nelle acque internazionli del santuario. Non dobbiamo dimenticare che nel Mediterraneo la situazioni delle acque internazionali è abbastanza complicata: mentre in alcune zone esiste “la linea di mezzo”, quindi una linea stabilita fra i due stati, nelle altre zone queste linea di mezzo non esiste ed esistono solo le acque nazionali, sotto la giurisdizione di ogni stato. L’area esclusiva di competenza economica delle 200 miglia nel mediterraneo è abbastanza difficile da mettere in atto perché tante volte le 200 miglia non ci sono fra uno stato e un altro. Quindi ci sono tutta una serie di accordi che, fin’ora, non sono stati fatti in molte zone del mediterraneo e non solo nel santuario. Il santuario comunque esiste, ma ha dei problemi di tipo gestionale.

PROF. GIULIO RELINI: “Dal mio punto di vista sarebbe meglio che io stessi zitto perché io, aimè, faccio parte del “Comitato di pilotaggio nazionale”, cioè la struttura a livello del Ministero che dovrebbe gestire, controllare e dare le direttive per quanto riguarda l’Italia alla gestione del santuario, al quale abbiamo lavorato per tanti anni e, in particolare, la Regione Liguria si è impegnata in prima persona e non dobbiamo dimenticare che ha messo a disposizione del segretariato di questo accordo una sede prestigiosa a Palazzo Ducale che stata sede del segretario per alcuni anni. Poi purtroppo se ne è andato perche le questioni di tipo burocratico non sono state fino ad oggi risolte. Purtroppo la questione è politica. Il Ministero dovrebbe avere il coraggio di prendere in mano questa situazione e finalmente far decollare il piano di gestione, che è stato già approvato dalle tre parti contraenti ormai quattro o cinque anni fa, e metterlo in pratica. Non esiste una area protetta se non ha un piano di gestione. Purtroppo sono anni che questa cosa viene rimandata e lo stesso comitato di pilotaggio è più di un anno che non si riunisce, nonostante tutti i solleciti. ancora di recente l’assessore all’ambiente della regione Liguria ha scritto delle lettere anche piuttosto forti al ministro sollecitando la ripresa di questa struttura. A Montecarlo il direttore del museo oceanografico mi ha detto molto chiaramente: “professore, se voi non volete il segretariato ditelo, noi lo ospitiamo anche domani a Monaco”. Sarebbe veramente triste che un altro segretariato di un accordo internazionale andasse di nuovo a Montecarlo e non potesse restare qui da noi dopo tutto quello che abbiamo fatto.

GATTONI: “… e infatti la sede a Palazzo ducale è chiusa da 2 anni … e le stanze vengono prestate per ospitare gli scatoloni degli uffici vicini.” 

PROF.SSA LIDIA ORSI: <<Il santuario vive in Univerisità! Ricordare che esiste anche un aspetto didattico ufficiale e noi, in Università, svolgiamo un corso che si chiama “Ecologia dei grandi pelagici del mar ligure” che e’ tutto dedicato al santuario. Ricordiamoci che il santuario non significa solo cetacei. Noi abbiamo una popolazione di grandi animali del largo di grandissimo valore naturalistico. Questo vuol dire squali pelagici, grandi pesci pelagici che anche grande interesse commerciale, come il tonno e il pesce spada, e poi ci sono le tartarughe e, come avevo già ricordato lo scorso anno, ci sono le meduse.

Le acque del largo hanno una fauna straordinaria a tutti i livelli, ci riferiamo al macro planton, al plancton di profondità. Abbiamo delle specie di estremo interesse. Lo scorso anno ho attirato l’attenzione sui pesci che mangiano le meduse perché in questo momento si dice che un po’ in tutti gli oceani è osservata una trasformazione delle faune nel senso di una riduzione dei grandi predatori e invece un avanzamento di componenti molto più semplici della catena trofica, in particolare plancton gelatinoso e meduse. La medusa non è una minaccia per i mari. la medusa è una componente di reti trofiche che in situazioni naturali è completamente sfruttata. Noi abbiamo on mar ligure una serie di pesci medusiveri estremamente interessanti e forse il più grande e più noto a chi va per mare è il pesce luna >>

GATTONI: per quest motivo, con la preziosa collaborazione della prof. ssa Orsi, con l operazione Delphis 2012 distribuiremo delle schede per gli avvistamenti di meduse, che con la loro presenza ci forniscono ulteriori informazioni sullo stato del santuario e del mari italiani

DOMANDE DAL PUBBLICO: Lo spiaggiamento delle balenottere a cosa è dovuto in Mediterraneo?

ANTONIO DI NATALE: il fenomeno degli spiaggiamenti è molto complesso. può avere una quantità rilevante di cause tutte diverse fra loro. le grosse differenze sono fra spiaggiamenti di massa e quelli individuali. Per gli spiaggiamenti di massa è solitamente piuttosto difficile scoprire le cause: ci sono delle idee che riguardano la variazione del campo geomagnetico terrestre, che potrebbero portare fuori strada degli interi gruppi di animali, poi intervengono ulteriori fattori che sono quelli della solidarietà fra questi animali : quando il primo si trova su bassi fondali tante volte altri cercano di soccorrerlo e quindi si trovano anche loro nei guai. però lo spiaggiamento di massa è un fenomeno poco spiegabile. Gli spiaggiamenti individuali possono invece avere delle cause molto più definite: in alcuni casi per esempio possono esserci dei problemi di ingestione di corpi estranei da parte dei cetacei.

DAL PUBBLICO: “Come mai nel sntuario per i cetacei Pelagos ci sono ancora spadare e reti derivanti che uccidono i cetacei , reti lunghe vari chilometri che uccino di cetacei”?

CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA: Per quanto riguarda le Capitanerie di Porto”, noi abbiamo, attraverso naturalmente degli accordi internazionali, delle norme che devono essere rispettate. Esiste un sistema satellitare in grado di individuare, per esempio, macchie di inquinamento lasciate dalle navi, che vengono segnalate per intervenire e eventualmente sanzionare, localizzando la nave grazie ad un sistema satellitare di controllo del traffico che controlla monitorizza le rotte delle navi. Per quanto riguarda le spadare, un problema di cui si parla tanto, ci sono state anche molte trasmissioni televisive ed è un argomento caldo, gli interventi sono tanti e i controlli sono continui per la presenza di pescherecci che effettuano un “tipo” di pesca che potrebbe portare all’utilizzo di determinati” tipi” di reti. Il problema non riguarda soltanto i cetacei: le verifiche riguardano anche altri tipi di pesca, delle quali magari si parla meno, ma che sono altrettanto invasive. I controlli possono essere fatti, ed è questa la parte difficile del nostro lavoro, quando, non solo esistono le norme, ma quando le norme le possiamo applicare. La difficoltà, in alcuni casi, è individuare le zone di pesca in acque italiane, perché è la che possiamo intervenire. Le norme sono applicabili all’interno delle acque territoriali, una fascia di mare compresa all’interno delle 12 miglia. Poi abbiamo un’ulteriore zone in cui sono applicabili, la” zona contigua”. Il Mediterraneo, come ricordava il prof. Di Natale, è un caso particolare perché ci sono i paesi “frontalieri”.

DAL PUBBLICO: “Come mai ci sono navi veloci che viaggiano fra Nizza e la Corsica, cioè nell’area del Santuario per i cetacei, alla velocità spropositata di 40 nodi?”

ANTONIO DI NATALE: “per quanto riguarda la velocità delle navi, in alto mare e nelle acque alturiere del Santuario non esistono limiti di velocità” .“Per quanto riguarda le spadare, in mar ligure non dovrebbero essercene più, almeno da parte italiana”. In ambito internazionale, al di la dei controlli che possono fare i francesi nelle acque corse, esiste l’”Agenzia di controllo della pesca europea”, che compie operazioni anche nel Mediterraneo. Non è facile controllare tutto. Bisogna considerare che ci sono in mediterraneo. centinaia di migliaia di barche da pesca, quindi, purtroppo, qualcosa può sempre sfuggire.”

DAL PUBBLCO, GIUSEPPE MARINO (PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ NAZIONALE SALVAMENTO) pone l’accento sull’importanza dell’aspetto educativo. “Anche chi non naviga o non è uno scienziato può contribuire alla tutela del mare, promuovendo progetti ed esempi di educazione all’ambiente marino.”

Chiude l’incontro Alberto Marco Gattoni, ringraziando i partner dell’operazione Delphis e dando l’appuntamento per la prossima edizione della manifestazione.


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2013

6 ottobre 2013.

Presentato al Salone Nautico Internazionale di Genova

il resoconto dell’operazione DELPHIS 2013.

I numeri della manifestazione: 216 le imbarcazioni partecipanti (201 iimbarcazioni a vela, 15 imbarcazioni a motore, fra cui 12 “gommoni”) 24 osservazioni di Cetacei effettuate fra le ore 12:00 e le ore 13.00 del 28 luglio 2013 al largo delle coste italiane. 130 circa il totale dei Cetacei osservati 5 le diverse specie osservate

TURSIOPI (7 osservazioni, circa 25 individui contati) STENELLE (6 osservazioni circa 90 individui contati) GRAMPI (1 osservazione, circa 5 individui contati) BALENOTTERE COMUNI (2 osservazioni, 4 individui contati) CAPODOGLI (4 osservazioni, circa 6 individui contati) ALTRE OSSERVAZIONI: Meduse (18 osservazioni di Meduse) Pesci Luna (5 osservazioni) 26 osservazioni di inquinamento visibile (14 plastica, 12 detergente e liquame oleoso). 6 equipaggi hanno rimosso bottiglie e sacchetti di plastica   (ComunicatoStampaSaloneNautico2013)


 28 luglio 2013

TORNA L’OPERAZIONE DELPHIS 2013

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Il mar Mediterraneo ospita una delle più grandi concentrazioni di cetacei al mondo. Purtroppo queste creature sono costantemente minacciate dalle attività umane: dalle contaminazione di sostanze chimiche di ogni sorta, dall’inquinamento acustico prodotto dalle navi, dalle esplosioni sottomarine e dai sonar militari, dalle collisioni, sempre più frequenti, con le navi, dalle continue catture in attrezzi da pesca.
Per mettere in evidenza le qualità ancora intatte dei mari d’Italia e del Mediterraneo e continuare a sensibilizzare il grande pubblico, i media e i decisori politici sull’importanza di proteggere l’ambiente marino e i suoi meravigliosi abitanti, anche quest’anno si mobilita la flotta di diportisti per l’operazione Delphis 2013.

Domenica 28 luglio, ogni equipaggio a bordo della propria imbarcazione effettuerà un’attenta ricognizione della zona di mare sulla quale sarà posizionato alle ore 12:00. L’insieme delle informazioni e delle fotografie raccolte simultaneamente dagli equipaggi, distribuiti al largo delle nostre coste, permetterà di ottenere una nuova fotografia panoramica istantanea dello stato del mare e sulla presenza di cetacei.

OBIETTIVI DELPHIS 2013:

– Realizzare una nova grande foto panoramica istantanea del mare, mettendo in evidenza le qualità ancora intatte del mar Mediterraneo. – Sensibilizzare il grande pubblico internazionale, le istituzioni ed i decisori politici, sull’importanza di proteggere questo nostro grande patrimonio comune di bellezza e di vita

– Promuovere lo spirito marinaro e il rispetto per il mare.

– Creare una festa del mare intorno questa manifestazione: è importante fondare l’azione ecologica sull’entusiasmo costruttivo di chi si sente coinvolto.

La partecipazione e aperta a ogni tipo di imbarcazione in regola con le dotazioni di sicurezza e dotate di apparato radio VHF, e GPS. Per partecipare all’operazione Delphis 2013, è sufficiente iscriversi gratuitamente al sito web di Battibalenoe scaricare le schede per le osservazioni, il programma e il regolamento della manifestazione, senza dimenticare il manuale per osservare e identificare le specie più comuni di cetacei presenti nei nostri mari, con le regole di comportamento, per non disturbare gli animali. È raccomandata la dotazione di una macchina fotografica, per documentare gli avvistamenti, ma anche per partecipare al concorso che premierà lo scatto migliore della giornata.

Nata per monitorare lo stato di salute del Santuario dei cetacei che è stato istituito dai governi di Italia, Francia e Principato di Monaco nelle acque fra Corsica, Italia e Francia meridionale, l’operazione Delphis si è estesa negli anni alle coste di tutte le regioni marittime italiane. Dal 1996 l’operazione Delphis ha contribuito a formare una coscienza ambientale sempre più forte e il coinvolgimento diretto dei diportisti con le loro imbarcazioni nell’azione ecologica, si è rivelata una risorsa per la tutela del mare.

“I dati raccolti negli ultimi anni dai diportisti dell’operazione Delphis, hanno formato un quadro di speranza per il futuro del mare Mediterraneo”– spiega Alberto Marco Gattoni, presidente di Battibaleno – “Abbiamo constatato infatti, anno dopo anno, la capacità di questo mare di rigenerare le proprie risorse: si è così preservata, grazie anche alle migliori politiche per il mare, rispetto il passato, una grande concentrazione di biodiversità che rende il Mediterraneo un mare unico nel mondo per ricchezza di specie presenti.” Partecipare a Delphis significa “andare per il mare” nel suo senso più pieno: muoversi per attraversarlo, ma anche per conoscerlo e proteggerlo, per essere al suo servizio. L’operazione Delphis è anche un’occasione di crescita culturale per tutti coloro che praticano questa attività. Lo spirito marinaro è messo al servizio non soltanto dei cetacei, ma di tutto l’ambiente marino, per imparare a viverci in armonia. Il mare dev’essere visto come un luogo che unisce tutti coloro che vivono lungo le sue coste e non come un cortile pubblico, in cui ogni può buttare i propri rifiuti, un tappeto sotto cui nascondere la polvere. Sotto la superficie, il mare nasconde i suoi tesori, i delfini, le balene e altre meravigliose creature che caratterizzano positivamente le nostre coste e che devono essere meglio conosciute e protette, per noi, perché rappresentano una risorsa di grande valore economico e culturale, un vero patrimonio di tutti, come le opere d’arte, la storia e le tradizioni, il mare costituisce la nostra identità, e per i nostri figli, perché possano nel futuro continuare ad ammirare questa bellezze di vita, in tutta la loro grandiosa naturale bellezza.”


L’operazione Delphis è organizzata in Italia dall’associazione Battibaleno con il sostegno di: Marina Genova Aeroporto, ABB, , con Il Patrocinio di: Lega Navale Italiana, Parlamento Europeo, con la collaborazione di Lega Navale Italiana, Guardia Costiera, Federazione Italiana Vela, Progetto Delfini Metropolitani, Fispmed e il supporto tecnico di: CSN (Centro Servizi Nautici), Ferfrigor, Sironi Batterie.


2014

DEPLIANT-DELPHIS-2014

La tradizionale manifestazione nautica operazione Delphis, che si svolge ogni anno, dal 1996, nell’area del santuario per i cetacei, inizialmente fissata per il giorno 22 luglio e rimandata al giorno 27 luglio, è stata definitivamente annullata dagli organizzatori al fine di non intralciare il transito del relitto della nave “Concordia”, anch’esso previsto per il giorno 22, e avvenuto il giorno 27. L’ operazione di recupero del relitto che ha traversato le acque internazionali del “santuario per i cetacei”, ha tenuto tutti con il fiato sospeso e ci ha permesso di costatare le grandi capacità ingegneristiche e di collaborazione espresse dal Governo italiano, che ha mostrato agli osservatori di tutto il mondo un volto dell’Italia ben diverso da quello scanzonato e irresponsabile del “comandante” Schettino. Un evento molto importante e luttuoso, rispetto il quale l’associazione Battibaleno non ha voluto dare il via alla grande “festa del mare” che l’operazione Delphis rappresenta ogni anno.


RELITTO CONCORDIA


2015

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